venerdì 27 aprile 2012

Lettura di Osho

Perché è così difficile essere in relazione con l'altro? Perché tu non sei ancora. In te c'è un vuoto interiore e hai paura che se ti mettessi in relazione con qualcuno, prima o poi il tuo vuoto interiore diventerebbe palese. Di conseguenza ti senti più sicuro se mantieni una certa distanza dalla gente così almeno puoi fingere di essere. Tu non sei, non sei ancora nato, sei solo un'opportunità, non sei ancora un appagamento e solo due persone appagate possono mettersi in relazione tra loro. Mettersi in relazione con l'altro è una delle cose più grandi della vita. Stabilire un rapporto significa amare, mettersi in relazione significa condividere, ma prima che tu possa condividere devi avere e prima di poter amare è necessario che tu sia colmo d'amore. Due semi non possono mettersi in relazione tra loro, sono chiusi in se stessi. Due fiori possono mettersi in relazione tra loro. Se si comprendono queste semplici evidenze non importa che tu sia sposato oppure no. Tu e il tuo compagno potete vivere in coppia dandovi spazio a vicenda senza interferire mai nella vostra reciproca individualità.

giovedì 26 aprile 2012

Le cicatrici dell'anima

«Se le cose fossero andate avanti così, avrebbe potuto lasciare l'ospedale con una cicatrice sul cuoio capelluto ma senza altre complicazioni. Su quali cicatrici le fossero invece rimaste dell'anima il dottore non poteva pronunciarsi.»

Stieg Larsson - La regina dei castelli di carta

Il confine inespresso (25 aprile 2012)

«Annika lo conosceva e sapeva che era leale oltre il limite della stupidità con le persone che considerava amiche, anche se avevano torto marcio. Mikael poteva accettare molte stupidaggini. Ma c'era un confine inespresso che non si poteva varcare con lui. Dove passasse esattamente questo confine sembrava dipendere da persona a persona, ma in qualche occasione Mikael aveva rotto definitivamente con amici che avevano fatto qualcosa che lui giudicava immorale o comunque inaccettabile. In tali circostanze diventava inflessibile. La rottura era totale, per sempre, e indiscutibile. Mikael non rispondeva neppure al telefono, anche se la persona in questione chiamava per chiedere perdono in ginocchio.»

Stieg Larsson - La regina dei castelli di carta

martedì 24 aprile 2012

La delusione (23 aprile 2012)

«Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo»

(Oriana Fallaci - Un cappello pieno di ciliege)